Si pubblica significativo provvedimento ottenuto presso il Tribunale di Monza, il quale conferma ancora una volta l’incisività e l’efficacia degli elaborati peritali SDL.
Nel caso in commento, fondamentale è stata la tempestività degli avvocati Riccardo Guarino e Giovanni Lauro.
Infatti, l’asta conseguente si sarebbe dovuta tenere solo 45 minuti dopo l’udienza!
Di seguito, commento e relativo provvedimento.
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L’ordinanza in commento è stata resa presso il Tribunale di Monza, a seguito di ricorso in opposizione con contestuale istanza di sospensione avverso procedura esecutiva immobiliare in danno di un cliente che si è rivolto alla SDL per ottenere la tutela dei propri diritti, fondata su decreto ingiuntivo non opposto avente ad oggetto una posizione debitoria maturata in riferimento a rapporti di conto corrente e di mutuo intercorsi con un istituto di credito.
In particolare il giudice, dopo attenta valutazione degli atti di causa e dopo ampia discussione tra i procuratori, ha disposto la sospensione dell’asta immobiliare che si sarebbe dovuta tenere dopo poche ore dall’udienza (l’udienza era stata fissata alle ore 8.15 mentre l’asta doveva svolgersi alle ore 9.00) fondata, come detto, su titolo di formazione giudiziale passato in giudicato (nella specie decreto ingiuntivo non opposto).
In particolare, secondo il giudice, “il giudicato non impedisce la sollevazione dell’eccezione di nullità, per violazione di norma imperativa, del tasso di interesse applicato alla fattispecie.”
Con tale affermazione il giudice ha inteso dare seguito all’eccezione spiegata dagli avvocati SDL ed ai precedenti resi dalla più accreditata giurisprudenza di merito richiamata a verbale dai detti procuratori (Trib. Vicenza 24.05.14; Trib. Pordenone sent. 3.7.12; Trib. Padova 10.08.01).
In altri termini, anche in presenza di titolo passato in giudicato, il giudice dell’esecuzione conserva il suo potere (cd. esterno) di sospensione a fronte della riscontrata violazione di norme imperative.
Ancora il provvedimento in commento chiarisce che, in ipotesi di espropriazione proposta nei confronti di due (o più soggetti) comproprietari del cespite staggito, l’opposizione può validamente essere proposta anche da uno solo dei due senza che l’inerzia dell’altro possa in alcun modo pregiudicare il diritto di difesa del primo.
Causa seguita dall’ Avv. Riccardo Guarino e dall’Avv. Giovanni Lauro
Di seguito il provvedimento di sospensioneTribunale-di-Monza-7LUG