Notizie dell’ultima ora riportano un clamoroso dietrofront da parte di Dazn per l’abbonamento a doppia utenza.
La piattaforma che detiene, tra gli altri, i diritti Tv per i match di Serie A, al fine di contrastare la pirateria, e , contestualmente, aumentare il numero di abbonati, starebbe varando l’ipotesi di esclusione dell’abbonamento condiviso.
Con la formula finora prevista, infatti, Dazn permette, a fronte di un abbonamento di 29,99 euro mensili, di accedere alla visione dei propri contenuti da parte di due device differenti, con la possibilità, quindi, di dividerne il costo e l’utilizzo.
Per ora si tratta solo di una notizia, a cui il colosso inglese ha preferito rispondere con un secco “no comment”, anche se dal sito ufficiale risulta oscurato il riferimento alla formula della doppia utenza.
E per i consumatori?
Al momento non è dato sapere se la decisione riguardi solo i nuovi abbonamenti o anche quelli in essere, tuttavia appare probabile che tale misura venga presa a partire da Dicembre 2021, tenendo conto che per gli abbonamenti già attivi la società dovrà comunicare la novità agli abbonati in modo che questi possano avere la possibilità di esercitare il recesso entro 30 giorni, in quanto l’utilizzo del doppio dispositivo è previsto da contratto.
La decisione presa da Dazn finisce nel mirino dell’Agcom e dell’Antitrust, a cui il Codacons ha già provveduto a inviare un esposto. Di seguito il contenuto.
“Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro -spiega il Codacons -Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”.
Resta aperta la possibilità di una visione in contemporanea su due dispositivi differenti, che hanno accesso allo stesso indirizzo IP, ossia per connessioni provenienti dallo stesso nucleo familiare.
Avoc, come sempre, vi terrà aggiornati sugli sviluppi della vicenda e si premurerà di agire nel caso di comportamenti lesivi dei diritti dei Consumatori.