“Dal 15 gennaio sarà possibile presentare le domande a Invitalia per gli incentivi Resto al Sud. Sono escluse le attivita’ commerciali e le libere professioni. Questa e’ stata una scelta politica importante per dare priorita’ ai settori che piu’ trainano lo sviluppo”.
Cosi’ Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, presente ieri a Napoli, nel corso dell’incontro pubblico promosso dal Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, per lanciare le ultime misure prese dal Governo a favore dei giovani meridionali: “Resto al sud” e “Banca delle terre”.
“Resto al sud – ha spiegato Arcuri – e’ un ulteriore contributo allo sviluppo del Sud, che da due anni cresce addirittura piu’ del centro Nord ed e’ dedicato in particolare ai giovani che possono intraprendere e non soltanto sognare di creare una propria piccola e media impresa. Basta pensare che lo sviluppo arrivi da qualche altra parte, bisogna trovarlo e stanarlo all’interno delle Regioni”. Sulla misura sono disponibili 1.250 milioni di euro.
Su Banca delle Terre Arcuri ha sottolineato che “il Sud ha eccellenze che vanno preservate, riconosciute e valorizzate. L’agrifood e’ una di queste”.
“Naturalmente – ha aggiunto il Ministro De Vincenti – queste misure fanno parte di una politica di sviluppo complessivo per il Sud. Con il credito d’imposta, ad esempio, gli investimenti al Sud stanno generando risultati importanti, gia’ piu’ di 3 miliardi di nuovi investimenti privati al Sud, cioe’ posti di lavoro per i giovani. Ma anche la contribuzione per i contratti a tempo indeterminato dei giovani al Sud”.
Nel corso della giornata Domenco Arcuri e Giovanni Sabbatini, Direttore generale ABI, hanno firmato un accordo per regolare l’accesso al credito dei giovani che presenteranno domanda per Resto al Sud: verrà dunque garantito il totale abbattimento degli interessi per chi accede alle agevolazioni (finanziamento a tasso zero).
All’incontro pubblico “Le nuove opportunità per i giovani”, svoltosi a Castel dell’Ovo sono intervenuti anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.