Nel 2018 il Premier Gentiloni punta ad aumentare i fondi per il reddito di inclusione. “Da Gennaio sarà uno strumento importante nella lotta alla povertà”, dichiara il premier, “E nella prossima legge di bilancio puntiamo ad arricchirlo. E’ il nostro impegno.”
Il REI da Gennaio sostituirà sia il SIA (Social Card), il sostegno all’inclusione attiva, che l’ASDI, l’assegno di disoccupazione con il quale chi ha almeno 55 anni può prolungare la Naspi. La novità è che, non solo, il REI dovrebbe ricevere più fondi, ma dovrebbe ampliare il suo bacino di beneficiari, interessando oltre le famiglie al cui interno sono presenti figli minori o inabili, donne in gravidanza o disoccupati Over 55, anche le famiglie con difficoltà economiche che ne hanno bisogno. Il riconoscimento del sussidio però ha una condizione, bisogna aderire ad un programma d’inclusione sociale e lavorativa: ovvero, i componenti del nucleo familiare dovranno impegnarsi attivamente per conseguire una qualifica e trovare un impiego, pena la revoca del REI.
Vediamo nello specifico come funziona il REI, chi può ottenerlo e come.
L’importo previsto dall’assegno mensile va dai 190 ai 485 euro, a seconda del numero di componenti del nucleo familiare ed ha una validità di 18 mesi, al termine dei quali bisogna aspettare 6 mesi per poter usufruire di nuovo dei benefici del REI.
La richiesta va fatta presso i punti per l’ accesso REI, identificati dai Comuni, a partire dal 1° Dicembre 2017. Il Comune di riferimento avrà il compito di inoltrare, nei successivi 10 giorni, le domande all’INPS che in circa 5 giorni verificherà i requisiti e darà il riconoscimento del beneficio.
Le famiglie aventi diritto devono soddisfare i seguenti requisiti:
- l’ Isee, cioè l’indicatore della situazione economica della famiglia, non deve superare 6mila euro;
- devono essere presenti nel nucleo familiare figli minori o inabili, donne in gravidanza o disoccupati over 55 (questo requisito dovrebbe essere eliminato dal 2018 come è stato detto in precedenza);
- il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non deve superare 20mila euro;
- il patrimonio mobiliare deve rientrare massimo tra i 6mila e i 10mila euro a seconda del numero dei componenti del nucleo;
- non devono essere in possesso di imbarcazioni, auto o moto immatricolate nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio.
Infine, il programma di introduzione sociale e lavorativa consiste nelle seguenti attività che i membri del nucleo familiare devono svolgere:
- presentarsi alle convocazioni dei servizi sociali del Comune responsabili del progetto;
- cercare attivamente lavoro;
- aderire a iniziative per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro;
- aderire a iniziative di carattere formativo o ad altre iniziative di politiche attive o di attivazione;
- accettare le offerte di lavoro congrue;
- assicurare la frequenza e l’impegno scolastico (se minori di 18 anni);
- mettere in atto comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.
Questi tutti i dettagli di una riforma attesa da molte famiglie.