L’art. 56 della bozza della legge di stabilità 2016, intitolato «Disposizione in tema di ragionevole durata del processo», prevede un ribassamento dei risarcimenti: si passa da 800 euro all’anno di ritardo, contro gli attuali 1.500 euro. La cifra può aumentare se il ritardo si prolunga eccessivamente.
La bozza di legge introduce, poi, l’obbligo di sollecitare i tribunali con procedure rapide, che diventano la condizione per ottenere la riparazione del danno provocato dalla durata irragionevole del processo. Per “ alleggerire” il conto a carico dello Stato l’indennizzo é condizionato al fatto che l’interessato debba prima esperire rimedi preventivi all’irragionevole durata del processo.
“La lentezza dei processi in Italia determinano un eccessivo onere non solo per lo Stato, e per la comunità che poi ne deve sostenere i costi, ma allo stesso tempo per il titolare del diritto, che alla fine del processo, pur ottenendo una vittoria formale, ha un danno sostanziale notevole. Pertanto non solo siamo vicini ai cittadini che vogliano portare avanti un’azione ai sensi della Legge Pinto, ma stiamo vagliando la stessa e le modifiche previste dalla richiamata Legge di Stabilità 2016, che ritengo siano ulteriormente lesive dei diritti dei cittadini, per la riduzione tabellare prevista per ogni anno di ritardo” questo è quanto ha dichiarato l’avv. Riccardo Guarino, Presidente dell’Associazione “Voce del Consumatore” .